Skip to main content

Mi sforzo di scrivere e di trovare le parole giuste per parlare a te ragazzo e persuaderti sull’ importanza di un percorso lavorativo professionale in grado di capitalizzare sull’esperienza e sulle competenze.

Il Percorso Lavorativo per Ingegneri Meccanici ! L’unica soluzione remunerata che io conosca, per crearsi in 4 anni un CV professionale invidiato in italia e all’estero!

Mi impegno, cerco e ricerco le parole giuste, esempi, carico testimonianze reali su questo BLOG e poi all’improvviso…

 

ECCO UN PROBLEMA!

 

Navigando trovo alcune pepite che lascio a te giudicare:

 

“Salve a tutti, mi presento. Sono un ragazzo di 27 anni neo-laureato in ingegneria (3+2) . Mi sono laureato in ingegneria in una prestigiosa facoltà in 7 anni con una votazione superiore ai 105/110, dopo molto studio e molti sacrifici (sia miei che dei miei genitori) .

Scrivo questa lettera, perché spero che coloro i quali la leggeranno possano riflettere sui miei errori e non fare le stesse scelte che ho fatto io, specialmente coloro i quali desiderano iscriversi all’università in generale e a ingegneria in particolare.

Detto questo inizio posso anche iniziare.

Il mondo del lavoro in Italia per un neo-laureato in ingegneria, che voglia costruirsi da solo il suo futuro senza essere raccomandato, è un vero deserto pieno di sconforto e umiliazioni. Gli ingegneri neo-laureati si possono tranquillamente scordare di restare a lavorare qui in Italia e fare ciò per cui hanno studiato. Per non parlare poi di trovare un posto fisso con paga soddisfacente…

Proprio così gente!  

La bella favoletta del neo-laureato in ingegneria che trova subito un lavoro soddisfacente e strapagato è, appunto, solo una favola! Non che le cose negli altri indirizzi siano messe meglio, anzi tutto sommato, nella sfortuna, siamo forse anche i più fortunati…

Ed ecco qui che vi rivelo il vero volto del mondo del lavoro in Italia: un mondo per “svita bulloni”, bassa manovalanza e “smanettoni”.

Diventeremo la nuova Cina occidentale (i cinesi dei cinesi, tanto per citare Grillo) . E poi ci vengono a raccontare sui mass-media che c’è carenza di ingegneri, di figure specializzate e formate, che le devono chiamare dall’estero… Ma dove?

 

Sono palle! Buffonate vere e proprie!

 

Ben inteso che qualche annuncio (1 o al massimo 2) che richiede un ingegnere lo si trova, ma con dieci anni di esperienza alle spalle. E… i neo-laureati senza esperienza o con meno di dieci anni di esperienza?

Ad un mio amico, che si è laureato prima di me e anche lui senza esperienza, ha trovato un lavoro (sottopagato a 800 euro al mese, con mensa non pagata) per fare disegni in AutoCAD 2D (che per intendersi è come mettere un laureato in Odontoiatria a produrre filo interdentale) . E alla fine FORSE lo prendevano fisso…

E gli è andata pure bene, un altro pure con stage (gratis) in nero! E alla fine pure lui non sapeva se lo avrebbero preso alla fine.

Sono veramente stufo! Mandi il tuo CV (sia in format europeo che informale) e manco ti rispondono!

Su una ventina di aziende ai quali l’ho mandato, solo uno mi ha risposto e per dirmi che non aveva bisogno.

Le altre volte in cui mi è andata “bene”, mi hanno fatto il colloquio e poi chi si è visto si è visto.

 

Un vero e proprio schifo!

 

Ah se avessi dato retta al mio professore delle superiori (un ingegnere 70-enne) … Me lo diceva sempre: “Invece di andare all’università, fatti un bel corso di specializzazione e vedrai che ti sistemi subito e meglio, qui in Italia”.

Ma io invece cocciuto come un mulo! Ben mi sta. Che serva da lezione a chi vuole migliorare la propria istruzione!

Basta così. Penso di aver detto abbastanza. Potrei raccontarvi molto altro a favore della mia tesi…

Potrei parlarvi di mia cugina che per lavorare ha dovuto togliere dal suo curriculum la laurea, sennò sarebbe stata “troppo qualificata”.

Potrei raccontarvi di quando ad un mio colloquio, l’ingegnere che doveva assumermi, mi ha detto papale-papale che la laurea non conta niente.

Potrei dirvi molte altre cose, ma non voglio dilungarmi oltre. Ciò che ho detto penso che basti e avanzi!

Cari diplomati in Istituti tecnici e professionali, cari liceali: trovatevi un bel corso di specializzazione professionale e cercate subito lavoro qua in Italia, e vi sistemerete subito: soddisfatti (e ben pagati se avete fortuna) .

Cari genitori di questi ragazzi: non mi venite poi a dire che non vi avevo avvertito!”

 

Più che una pepita questa mi sembra una miniera di diamanti!!!

 

Potrei aggiungere:

 

“Sono laureato in ingegneria. Tutti si aspettano chissà cosa da un ingegnere, tutti che dicono: ‘Ma con la tua laurea in Ingegneria figurati se non trovi un buon lavoro!’

Sembra anche più difficile, almeno ad un laureato in Scienza della comunicazione si dice subito: ‘Al massimo finisci in un call center’.

Per fare le pulizie, noi ingegneri, siamo troppo qualificati (che ci serve la laurea?), E alla fine che fai? Lavori gratis. I miei amici fanno quasi tutti questa vita.

Beh io non ci sto, ora, e non ci sono stato un anno fa quando ho fatto i bagagli.

Ora guadagno più dei miei amici ingegneri raccomandati a Roma (500 euro una buco con altri 3-4 coinquilini) anche se non faccio l’ingegnere.

Non mi andava di continuare a chiedere la paghetta ai miei, un po’ di dignità a quasi 30 anni ce l’ho anche io, o no? Per quanti anni si devono fare esperienze formative? Per quanto tempo bisogna sacrificarsi per far incrementare il numero delle righe sui nostri curriculum? Andare all’estero per me è stato semplice, ne ero consapevole. E poi non era neanche il primo trasferimento.”

 

Finisco:

 

“Sono una ragazza di 28 anni di Lecce…qui al Sud anche per lavare le scale devi avere “conoscenze”… e quando ti rivolgi anche all’Ufficio Laureati della tua Università per avere orientamento post-laurea, loro ti dicono: “NOO NON CONOSCI NESSUNO?!? E COME MAI?!?”

Comunque lavoro.. faccio la commessa nel week-end e prendo 250 euro al mese. Dopo questo direi davvero che noi giovani ci lamentiamo troppo…d’altronde “crearsi qualcosa” con 250 euro al mese è davvero molto semplice!”

 

Insomma in questo articolo non mi sono sforzato molto, ho fatto copia incolla.

 

Visto che sono un ottimista e credo fermamente in quello che faccio, vi do alcune buone notizie. Clicca qui:

 

– Lavoro in Italia: 3 Ingegneri su 4 hanno un’occupazione. La buona notizia: il 75% degli ingegneri italiani (pari a una popolazione di oltre mezzo milione di persone) ha un’occupazione  

(fonte: www.ingegneri.cc)

 

 Ingegneria: la laurea più remunerativa a 5 anni dal conseguimento.  

Secondo un’indagine effettuata da Almalaurea la laurea in Ingegneria è la più remunerativa a 5 anni dal conseguimento del titolo.

(fonte: www.ingegneri.cc)

 

Analisti e progettisti di software, tecnici programmatori, ingegneri energetici/meccanici, tecnici della sicurezza sul lavoro ed esperti in applicazioni informatiche: sono queste le figure professionali più difficili da reperire sul mercato del lavoro.

(fonte: Cgia Mestre)

 

Insieme a attrezzisti di macchine utensili, infermieri, ostetriche, professionisti della riabilitazione, acconciatori, installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici, daranno luogo a oltre 29mila nuovi posti di lavoro. Di questi, quasi 8.500 rischiano di non essere coperti perché non reperibili sul mercato del lavoro

(fonte: Il sole 24 ore)

 

Caro neo ingegnere, ti ho offerto i due lati della medaglia, senza barare: quello pessimistico e quello ottimistico.

Lascio a te decidere cosa fare della tua vita!

In tutti i modi, se sei ingegnere e ti svegli nella “foresta” affamato, personalissimo consiglio: fai la valigia VELOCE ed inizia a CORRERE.

 

Pietro Pometti
Responsabile del Percorso Lavorativo per Ingegneri Meccanici

11 Comments

  • Venegas ha detto:

    Buona serata Pietro
    Spero di avere l’opportunità di collaborare con il vostro Team in futuro.
    Un caro saluto

  • Michele ha detto:

    Scusate …ma dove posso trovare un laureato in ingegneria meccanica da assumere ?

  • jacopo ha detto:

    come sempre la verità è nel mezzo. anche i laureati non hanno la minima pazienza di fare almeno un anno di gavetta a lavoro, pretendono di entrare e guadagnare 2mila euro al mese dal primo giorno. Se foste voi degli imprenditori e paghereste 2mila euro a uno sconosciuto, o prima gli fareste fare un periodo di prova pagandolo poco per vedere se è veramente competente e volenteroso ? ditemi voi !
    E poi ricordatevi sempre che contano di più 10 anni di esperienza che mille lauree messe insieme ! quindi non prendetevela se guadagna di più un diplomato con 10 anni di esperienza rispetto a voi appena assunti ! la conoscenza è figliola dell’esperienza non lo dico io ma Leonardo da Vinci !

    • Angelo ha detto:

      Guardi, penso che di gavetta in 7 anni di difficili di studio e sacrifici la abbiamo già fatta. Non mi si venga a dire che dovrei guadagnare quando un diplomato solo perché non ho “esperienza” perché l’esperienza dovrebbe essere commisurata ad un salario di partenza dignitoso per chi ha fatto un percorso di tale difficoltà.

      • Pietro Pometti ha detto:

        Buongiorno Angelo, purtroppo il mondo del lavoro in Italia è molto diverso da quello degli Studi… e questo è un problema prettamente italiano. Qualunque laureato, una volta terminata la Facoltà, non ha le competenze pratiche e di problem solving che sono richieste dalle aziende. L’esperienza, quella sul campo, permette di acquisire il know-how per affrontare i progetti reali connessi al business delle realtà aziendali: che siano di progettazione meccanica, di marketing e comunicazione, d’ingegneria energetica o altro ancora. E’ anche vero, tuttavia, che un laureato ha senza dubbio delle conoscenze più approfondite in materia e andrebbe quindi premiato per il valore aggiunto che sa portare al brand. Purtroppo però, data la struttura e la conformazione delle nostre Università italiane, quasi nessun corso di studi sa fornire anche quella preparazione tecnico-pratica che serve poi “sul campo” una volta tolta la corona d’alloro. Sarebbe bello se in futuro la formazione potesse essere non solo teoria, ma anche prassi… come dici tu, per valorizzare al meglio la gavetta degli studi! Grazie del tuo commento e buona giornata, continua a seguire Ingeup!

    • Samuele Di Patti ha detto:

      è questo il problema.
      Allora a cosa serve il colloquio? cosa sono i periodi di prova? se io sono igegniere sono già preparato all’inizio del tirocinio, soprattutto perchè ho lavorato anche a progetti mentre studiavo.
      il tirocinio è formativo, un igegniere è già formato, quindi a che serve?
      Vuoi conoscere la persona? ok ci sono dei metodi differenti da un tirocinio, che non fanno perdere tempo al laureato, esistono tipi diversi di colloqui ad esempio.
      Il tirocinio ha senso se hai fatto una laurea non specifica e se non sei laureato e devi iniziare un nuovo tipo di lavoro (un diplomato all’itis ha una cultura generale dell’ambito, ad esempio)

      Quindi si, l’imprenditore che assume in tirocinio o è un truffatore o un poveraccio (nulla di male, magari si è agni inizi) o è un idiota

  • GENNARO VIETRI ha detto:

    Letta la descrizione di quanto il neilaureato viva oggi,vi garantisco che non va meglio per quelli come me che han superati i 50 ed a causa del dopo crisi vivono orami lustri da delirio lavorativamente parlando.Mi laureai nel 94 in ingegneria civile indirizzo strutture e nel 2004 in ingegneria meccanica infirizzo termotecnico energetico.Dal 2008 vivo un calvario di opportunita’ poco serie pagate male,intervallate da periodi anche di disoccupazione.Oggi con 2 lauree magistrali in mano ed un master in energetica degli edifici non trovo un’azienda decente che mi proponga un lavoro retribuito dignitosamente.Cercano solo schiavi pagati come badanti e magari se hai anche il timbro,firma e timbra i progetti AGRATIS…eh si ho pure l’abilitazione.Sto pensando di abbandonare questo paese del quinto mondo per andare a fare altro,se non succede qualcosa prima.D’altro canto se il costo del lavoro in italia e’ cosi’ alto,la responsabilita’ di certo non e’ di quelli come me che han deciso di investire su se’ stessi per avere un futuro migliore che purtroppo non arrivera’.Un consiglio spassionato lasciate perdere ingegneria a meno che non voglistr fare la carriera univetsitaria o andare all’estero.

  • Pietro Pometti ha detto:

    In ogni caso, che abbiate più esperienza o più titoli di studio, inviate il vostro CV a [email protected]. Il nostro percorso lavorativo per ingegneri meccanici vi potrò offrire, se il vostro profilo risulta in linea, molteplici opportunità professionali in ambito machinery e automotive. Ciao a tutti e buona giornata!

  • Enrico ha detto:

    Articolo qualunquista e con nessun valore statisticamente attendibile, pieno di “mio cugino”, “una mia amica”.
    Basta guardare le statistiche occupazionali di Almalaurea per farsi un’idea.
    Il mercato del lavoro italiano, dal punto di vista retributivo, è fermo a 20 anni fa (ormai secondo tutti gli analisti) questo spiega le basse retribuzioni.
    Le posizioni da ingegnere meccanico ci sono, e tante, anche se molto localizzate geograficamente (al nord è pieno).
    Quelli che dicono che da ingegnere neolaureato si guadagnano subito stipendi da capogiro mentono sapendo di mentire (e vale per quasi tutte le lauree). Questo perché un laureato (mediamente) non ha mai lavorato, e quindi non sa lavorare, quindi deve impararlo, la teoria è molto distante dalla pratica.
    Secondo, bisogna essere intraprendenti, tutti abbiamo iniziato con uno stage, ma non bisogna aspettare che finisca sperando il rinnovo, si deve continuare a cercare (linkedin è utilissimo, nel giro di una settimana mi sono candidato a 40 posizioni per neolaureato e non) e migliorare la propria posizione.
    Certo, si riceveranno un sacco di proposte ridicole, ma aiuta moltissimo ad allenarsi a fare colloqui e a acquistare sicurezza.

    Tra l’altro non trovo giusto lamentarsi della propria laurea quando ci sono categorie ben più svantaggiate di quella degli ingegneri.

    Comunque in bocca al lupo

Leave a Reply