Cari ragazzi,
la strada per arrivare all’ affermazione professionale non è mai in pianura, è sempre piena di ostacoli: salite, discese, imprevisti sconfitte e dolori…ma anche passione, pazzia, gioia, fortuna, determinazione, coraggio, sudore, cadute e ripartenze.
Questo è stato il percorso di uno che la passione riusciva a trasmetterla attraverso tutto ciò che faceva. Emanuele Sabatino era riuscito, grazie alla sua determinazione e alla sua grande capacità di non arrendersi agli ostacoli che la vita gli aveva mostrato, a diventare un vero e proprio punto di riferimento di tutti gli appassionati di motori grazie ai suoi imperdibili, e super condivisi, video.
Un canale seguito da tutti gli appassionati di motori in cui era lui il protagonista assoluto, la sua risata e la sua preparazione lo hanno alzato nell’olimpo di chi i motori li ha nel sangue. Un influencer da 700.000 follower con 40 milioni di interazioni a settimana solo su Facebook. Era per tutti Ema, Emamotorsport. Era ed è un mito, ma uno di quelli amichevoli che ti regala un sorriso e tanta umanità. Dietro a quell’umanità si nascondeva una fragilità che nessuno deve giudicare e che nulla toglie a quanto ci ha lasciato. Chi poteva immaginare che dietro al suo sorriso si nascondesse tanta sofferenza.
GRAZIE ALLA SUA PROFESSIONALITÀ E ALLA SUA PASSIONE, CI HA FATTO CAPIRE CHE NELLA VITA NULLA È IMPOSSIBILE, SE SI VUOLE SI PUÒ.
Ci mancherà il suo modo di spiegare con umiltà, professionalità e simpatia. Riusciva a far diventare semplici anche le cose più complicate. Non c’è molto da dire, forse il rigoroso silenzio è il miglior saluto che posso attribuire a Ema. Grazie alla sua energia, tipica dei sognatori, di quelli che provano e si sporcano le mani , abbiamo avuto un po’ tutti la sensazione di essere nella sua officina.
Allora, e penso di raccogliere le voci di molti, a noi non interessano le motivazioni del gesto, non dobbiamo, né possiamo giudicare nessuno.
Ricorderemo chi ha saputo trasmettere non una passione ma la PASSIONE, quella dei motori come solo lui sapeva fare: OH ! RAGA ! CHE BOMBA !!!!! MAMMA CHE MOTORONE RAGAAAAAA !!!!!
Ci mancherai.
Pietro
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Pietro Pometti
Responsabile del Percorso Lavorativo per Ingegneri Meccanici