Cari ragazzi,
oggi vorrei partire da una domanda che sento spesso in questo periodo: come si fa a controllare chi fa smart working?
La mia risposta è : NON SI CONTROLLA NESSUNO! Io non lo faccio in primis perché non ne ho il tempo né il modo ma soprattutto perché non ne ho bisogno.
Come faccio ad esserne sicuro?
Perché i miei colleghi hanno un grande senso di responsabilità e hanno capito che stiamo lavorando per obiettivi che loro stessi si pongono settimana dopo settimana, adattandosi alla situazione in continua evoluzione. Si tratta di un vero e proprio cambio di prospettiva, che presuppone la capacità di passare da un concetto di PRESENZA ad un concetto di PERFORMANCE.
Ammettiamolo, la maggioranza delle aziende non era pronta allo smart working ma abbiamo saputo metterci in gioco e adattarci. Io posso ritenermi soddisfatto …
SONO ORGOGLIOSO DELLA MIA ORGANIZZAZIONE RESILIENTE!
Considerate che lavorare “da remoto” presuppone un cambiamento culturale che un’azienda deve saper affrontare, è una questione di mindset e mostra quanto la flessibilità sia insita nel proprio DNA.
BISOGNA SAPER GESTIRE IL MOMENTO ALTRIMENTI GLI INGRANAGGI SI FERMANO!
Stiamo vivendo un cambiamento epocale, NON ERAVAMO PRONTI ma ci siamo assunti una grande responsabilità A TUTTI I LIVELLI: conferma delle leadership per la dirigenza e forza del commitment per i membri della squadra.
È QUI CHE SMART WORKING FA RIMA CON EMPOWERMENT.
La tecnologia ci aiuta e non poco, ci permette di mantenere il contatto con la squadra di lavoro e, soprattutto, con i nostri clienti.
ECCO, QUESTO È UN PUNTO MOLTO IMPORTANTE!
Nella gestione delle crisi non dobbiamo mai abbandonare il concetto di ‘cliente al centro’. Anzi, dobbiamo saper dare continuità al flusso di lavoro focalizzandoci sui risultati piuttosto che sulle ore di lavoro svolte. C’è in gioco la nostra capacità di saper rispondere al mercato con soluzioni di valore.
Dal punto di vista della quotidianità lavorativa è importante che i team ( che sono abituati a lavorare insieme) siano in grado di continuare a lavorare utilizzando gli strumenti che la tecnologia offre puntando al 100% sull’organizzazione.
Ma cosa serve ad uno smartworker per far si che il lavoro agile si traduca in un’esperienza di successo?
1-Chiara gestione del tempo.
2-Chiara visione di obiettivi e attività
3-Feedback e confronto continuo ( concentrati ma non isolati)
RICORDATE CHE L’INTERAZIONE È UNA FONTE DI ARRICCHIMENTO RECIPROCO.
Di certo il coronavirus ha rivoluzionato la nostra vita lavorativa e, tra una call e il normale svolgimento delle attività, abbiamo la possibilità di riflettere approfonditamente sui vantaggi e svantaggi del lavoro da casa facendo tesoro di questi momenti. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi del lavoro da remoto?
VANTAGGI
- Stare lontano dall’ufficio ci dà la misura di quanto il nostro lavoro conta. È una lezione che mostra alle persone sicure di sé che la loro assenza non è poi così rilevante e a coloro che sono più demotivati che il loro lavoro è importante per il raggiungimento di obiettivi comuni.
- Lavorare da casa è una rivoluzione organizzativa che impone una revisione dei ruoli e soprattutto dei comportamenti. Responsabilizza i singoli, impone loro di relazionarsi in modo diverso, di gestire il tempo in modo diverso.
SVANTAGGI:
- Uno degli aspetti critici dello smart working riguarda la perdita del valore nascosto delle relazioni d’ufficio, la possibilità di acquisire Know-how anche solo dal confronto diretto con i colleghi.
- Altro punto importante legato alla mancanza di contatto diretto con i colleghi è il rischio che, senza accorgercene, lavorando da remoto perdiamo l’attitudine ad adattarci agli altri, a metterci in discussione, a competere.
Siamo stati catapultati in una nuova era, è importante cogliere le opportunità ed essere in grado di sfruttarle anche se la situazione è in continuo divenire e dipende da variabili che non possiamo controllare.. Teniamo duro, torneremo più forti di prima!
LA PEPITA DI OGGI:
SAPETE COSA STO SCOPRENDO GIORNO PER GIORNO?
Le persone responsabilizzate a lavorare per obiettivi, task , tempi di consegna, SONO PIÙ FELICI se hanno l’opportunità di gestirsi il PROPRIO TEMPO.
Lavorano di più senza che gli venga chiesto, in modo più efficace, assumono consapevolezza nel FARE e si sentono più GRATIFICATI 😊
PS: MA ATTENZIONE , NON VALE PER TUTTI !
INTANTO CONTINUIAMO A STARE IN TRINCEA, ALLINEATI E COPERTI!
Alla prossima,
Pietro
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Pietro Pometti
Responsabile del Percorso Lavorativo per Ingegneri Meccanici